Arriviamo al parcheggio di Piazzale Lozze in una tiepida giornata di inizio
estate.
Prendiamo il sentiero 841 che si snoda lungo una bella mulattiera.
Giunti in prossimita di Cima della Campanella si comincia ad incontrare le prime
trincee della Grande guerra.
Alcune di queste sono state riscavate in tempi recenti dagli alpini e permettono
quindi di capire meglio il loro sviluppo.
Il sole inizia a picchiare e il riverbero su quste pietre bianche e' abbagliante.
Il sentiero sale gradualmente con alcuni tornanti, tenendosi sul versante
orientale della dorsale che sale alla cima. L'ultimo tratto di salita si svolge su
mulattiera sassosa che arriva fino sotto alla vetta, facilmente raggiungibile poi
per mezzo di un sentiero.
Lo spettacolo e' quasi spettrale. Dopo quasi un secolo questi monti portano ancora
i segni di quel tragico conflitto.
Questa era la posizione da cui le linee italiane compivano gli assalti verso
l'Ortigara, che venne conquistato e perduto in piu' occasioni, subendo sempre
grossissime perdite. A volte, dovendo superare l'avvallamento che divide le due
alture (Vallone dell'Agnelizza), le truppe venivano bloccate dai gas che si
depositavano sul fondo formando una trappola mortale.
Facciamo una puntata all'Osservatorio Trentin, un balcone, con parapetto,
costruito su un lastrone di roccia a picco sulla sottostante Valsugana: la veduta
ci toglie il fiato, ma ci godiamo il panorama.
Attraversiamo la valletta scendendo al Passo dell'Agnella e risaliamo dal lato
opposto (attenti alle tracce in caso di nebbia) superando alcune postazioni di
mitragliatrici e proseguendo in direzione nord.
Il sentiero svolta verso sud, supera il Cippo Austriaco e giunge alla sommita
dell'Ortigara ove sorge il Cippo Italiano.
Queste cime sono state interamente scavate da camminamenti, cunicoli e caverne;
facendo molta attenzione ci si puo' addentrare per qualche metro all'interno delle
poche gallerie accessibili.
Ricordiamoci pero' che siamo in Zona Sacra, quindi portiamo rispetto per questi
luoghi e per chi ha lasciato la propria vita su queste pietre.
Per il ritorno seguiamo il Sentiero degli Eroi contrassegnato con un segnavia
bianco-rosso-verde (oppure segnavia cai 840), dopo una doverosa sosta alla
Chiesetta Lozze.
Accesso:
Austrada Valdastico uscita Piovene Rocchette - Altopiano di Asiago - Gallio -
prendere la strada per
Campomulo - oltrepassare Malga Mandriele, fino ad arrivare
a Piazzale Lozze - parcheggio (25 km da Asiago, tratti di
strada sterrata).