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I laghi della Val d'Inferno

Note Scheda tecnica

L'escursione è un suggestivo percorso anulare che, in senso antiorario, si snoda completamente all’interno della valle Caldenave e val d’Inferno e Alpe Conseria, nelle vicinanze del Cimon Rava, Cima delle Buse Todesche e monte Cengello, e che propone di continuo belle vedute sulla Catena dei Lagorai.

L’itinerario, di grande interesse naturalistico, si svolge in un ambiente alpino ricco di acque e tra i più selvaggi e suggestivi della zona

Partenza: Colonia alpina in localita' Tedon
Dislivello massimo: 761 m
Grado di difficoltá: Difficoltá media.
Tempo medio di percorrenza: 6 ore.
Stagione piú favorevole: Giugno-Settembre.
Racconto

GITA DEL CAI del 28 settembre 2003
ASE Giovanni Genovino

Nell’immediate vicinanze del parcheggio (m.1334), ci si incammina sul sentiero con segnavia SAT 332; lo si percorre nel bosco costeggiando il rivo Caldenave oltrepassando il ponte Campivelo (m. 1499) e prosegue verso il ponte Coldenave (m. 1792).

Da qui lo spettacolo che si presenta è a dir poco incantevole. La radura che si apre verso il colle sul quale sorge la Malga Caserine è solcata dai magnifici meandri delle trasparenti acque del Rivo Caldenave. Fanno da sfondo a questo suggestivo paesaggio i superbi ed aguzzi campanili granitici della cresta Ravetta con Cima Trento (m. 2530) e Cima Quarazza (m. 2526). Queste cime fanno parte del complesso di Cima d'Asta e sono costituite prevalentemente da granito. Trener, un grande geologo primierotto definisce questo gruppo granitico "un'isola cristallina".

Superato il ponte Caldenave si svolta a destra seguendo il sentiero SAT n. 360 che inizia a salire fra i mughi, rododendri e larici secolari portandoci ai primi laghetti della valle dell’inferno (m.1952). Si continua a salire per una ripida valletta fiancheggiando il ruscello che nasce dal laghetto sovrastante (m.2094)in località Baito dei Scagni. Qui verrà effettuata la sosta per il pranzo al sacco e per contemplare il paesaggio in tutta la sua selvaggia bellezza. In questa zona le rocce sono costituite essenzialmente da filladi quarzose una tipologia di roccia facilmente riconoscibile.

Dopo la sosta l’escursione riprende si giunge al bivio si svolta a sinistra per il lago Nàssere (m.2063) seguendo il sentiero inaugurato nel settembre 1996 dedicato ai due musicisti scomparsi del Gruppo dei Nomadi. Il sentiero pianeggiante oltrepassata la busa del lago incomincia scendere per un ripido canalone erboso fino a giungere la Malga Nàssere. Dopodiché inoltrandosi nel fitto bosco di abeti si giunge alla Malga Caserine di Fuori oltrepassata la quale si arriva alla strada che porta al rifugio Carlettini si gira a sinistra e si ritorna al parcheggio delle auto.

Accesso:
strada statale SS 47 fino a Villa Agnedo (superstrada della Valsugana, con uscita allo svincolo per Strigno). Qui si esce dalla statale e si prosegue il viaggio automobilistico lungo la strada provinciale in direzione di Strigno, Spera, Tedon. Arrivati a Strigno s’imbocca a sinistra per Spera; passato il paese si continua per una stretta stradina asfaltata che, oltrepassando il rifugio Cruccolo, giunge a Tedon. Attraversando il ponte si svolta a destra per la colonia estiva Alpina con parcheggio (quota 1334 m).



Percorso dettagliato in PDF
/Percorsi/LaghiValDInferno/LaghiValDInferno_Dettaglio.pdf






Giochi d'acqua
(Clicca sulla foto)



Ponte Campivelo
(Clicca sulla foto)



Ponte Caldenave
(Clicca sulla foto)



Finalmente i laghetti
(Clicca sulla foto)



Che spettacolo
(Clicca sulla foto)




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