Percorsi
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La sezione percorsi ha escursioni di difficolta' diverse, sia in alta che bassa quota.
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HOME / Percorsi / InvernaleRifLancia
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Salita invernale al rif. Lancia
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Note
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Scheda tecnica
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Il percorso è prima su strada, ricoperta di un buon strato di ghiaccio e neve, poi su mulattiera, senza troppa fatica; la pendenza è costante e, una volta preso il passo giusto non ci sono problemi. Il rifugio Lancia è aperto e ci possiamo riscaldare davanti alla stufa e mangiarci un bel piatto caldo; i gestori sono simpatici.
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Partenza:Giazzera
Dislivello massimo:800 m
Grado di difficoltá:Difficoltá media.
Tempo medio di percorrenza: 4 ore.
Stagione piú favorevole:Da gennaio a marzo.
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Racconto
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Questo è il semplice racconto di una gita invernale di quattro "macachi" di pianura che si divertono a far finta di essere alpinisti per rifarsi di grigie giornate passate in ufficio.
Partiti alle 7.00 circa, in un paio d'ore via Verona-Rovereto siamo arrivati a Giazzera minuscolo paesino (4-5 case) della Vallarsa. Scopriamo subito perché questo posto si chiama così: un lastra di ghiaccio ricopre la strada. Lasciamo lì la macchina dopo aver chiesto permesso alla signora già affacciata finestra a controllare i "foresti". Ci aspetta una lunga camminata fino al Rifugio Lancia all'Alpe di Pozza passando per malga Cheserle.
Il percorso è prima su strada, ricoperta di un buon strato di ghiaccio e neve; poi su mulattiera con neve pressata dal passaggio della motoslitta del gestore del rifugio e da chi ci ha preceduto: vediamo tracce di sciescursionisti, scialpinisti e camminatori come noi, racchettati e non. Evitiamo di sfoggiare le nostre belle racchette di legno, quanto mai inutili con queste condizioni di terreno.
Saliamo agevolmente fino a malga Cheserle quando lo strato di neve più fresca si fa più spesso ed il passo comincia a farsi un po' più pesante; in ogni caso procediamo senza troppa fatica; la pendenza è costante e, una volta preso il passo giusto non ci sono problemi, a parte uno di noi un po' fuori forma; ma tanto non abbiamo fretta e ci si aspetta tranquillamente facendoci i soliti scherzi stupidi: vi siete mai trovati sotto un albero carico di neve nel momento sbagliato? Come si dice "ognuno ha gli amici che si merita"!
La giornata è fredda ma il sole, quando non è velato da qualche rada nuvola, ci riscalda, soprattutto lo spirito: l'abiente invernale è sempre affascinante, candido e pacifico, ma la presenza di un raggio di sole fa un altro effetto. Un ultimo tratto decisamente più ripido e arriviamo finalmente al rifugio: l'Alpe Pozza è bellissima, bianca e solitaria; sopra di noi si alza il Col Santo, appena più in la il Col Santino; di fronte il Roite che sembra fare da cartello stradale indicando il più lontano Pasubio con i "denti".
Si sta proprio bene. Il rifugio Lancia è aperto e ci possiamo riscaldare davanti alla stufa e mangiarci un bel piatto caldo: polenta di patate e fegatini con formaggi vari (pesante ma buono). I gestori sono simpatici, la signora è un po' strana ma è sempre sorridente e ci sopporta anche se facciamo un po di battute idiote. La sosta è più lunga del previsto: chi ce lo fa fare di tornare fuori al freddo? Con grande sforzo ci rimettiamo in marcia; la discesa è altrettanto divertente: si tagliano i tornanti nella neve fresca e riprende il tiro al bersaglio. Che spasso!
Siamo fatti così, ci piace stare in mezzo alla natura, fare sano esercizio fisico, ma anche divertirci come bambinoni, e quando non ci sono i pericoli oggettivi dell'ambiente montano, diamo sfogo ai nostri istinti infantili. Altro che piste da sci. A dire la verità qui l'affollamento è vergognoso; penso che abbiamo incontrato almeno una decina di persone....... esagera! Un paio di cagnoloni, che seguono i relativi umani, ci fanno un po' di festa annusandoci incuriositi; anche loro si divertono da pazzi liberi in questo ambiente. Alte nubi riempiono il cielo e il sole ormai sta calando; uno squarcio all'orizzonte gli permette un ultimo sprazzo rosso fuoco.
La giornata è finita, siamo tutti felici e scacciamo il malinconico ritorno alla realtà quotidiana pensando già alla prossima avventura.
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Eremo di San Colombano (Clicca sulla foto)
Strada innevata (Clicca sulla foto)
Attenzione caduta neve! (Clicca sulla foto)
Arrivo al Rifugio Lancia (Clicca sulla foto)
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