Partiamo dal rifugio Citta' di Fiume una bella mattina di sole, ma procediamo lentamente a causa della fatica del giorno prima. Per una mezzoretta ammiriamo il complesso del Pelmo, costeggiando i suoi maestosi ghiaioni. Poi entriamo nel bosco e velocemente arriviamo a Forcella Staulanza, dove siamo costretti a percorrere un tratto di strada asfaltata. Dopo tanti giorni di alta montagna ci pesa molto il ritorno alla civilta'. Acceleriamo il passo.
Dopo un po' inizia la lenta salita verso il Rifugio Coldai. Siamo immersi in una lunga fila di persone, quasi tutte partite dalla Staulanza per una passeggiata.
All'improvviso si forma un capannello di gente che grida ed indica verso il basso, verso la valle: ci sono le marmotte. Purtroppo sono lontanissime, si fa davvero fatica a vederle senza un binocolo.
Continuiamo a sciamare verso il rifugio, dove ci facciamo una pastaciutta abbondante. Siamo talmente affamati che la buttiamo giu' praticamente senza masticare, in un attimo, pulendo bene anche il piatto. L'abbiamo restituito piu' pulito di prima.
Ma il tempo passa e ci dobbiamo incamminare, anche perche' si sta avvicinando un temporale. Destinazione Rifugio Tissi, dove passeremo la notte. Aggirando il laghetto del Coldai notiamo delle grotte, che potrebbero essere anche gallerie, qualche decina di metri piu' su. Ovviamente decidiamo di esplorarle. Uno del gruppo non ne vuole sapere: ha paura di far tardi e, soprattutto, di prendere acqua. Comunque ci aspetta mentre saliamo ad esplorare quelle che si sono rivelate poco piu' che incisioni sulla parete: la piu' profonda era di appena un metro.
Scendiamo piuttosto delusi e ci incamminiamo di buon passo, spronati dal temporale incombente e dalla voglia di ammirare uno splendido panorama su Alleghe, appena sopra del rifugio Tissi. Purtroppo pero' il temporale arriva prima di noi ed una quantita' notevole di pioggia si abbatte su di noi. Ormai il rifugio e' in vista, lo si puo' raggiungere attraversando un pratone poco ripido. Uno a caso parte a spron battuto e non lo vediamo piu'. Noi invece preferiamo sederci con la mantellina che ci copre come una tenda, senza prendere acqua. Poi, con calma, arriviamo anche noi al rifugio.