VADOPIANO - BIKE
Ovvero: PEDALO ANCORA PIU' PIANO
Andare in Mountain Bike con lo stile 'Vadopiano'

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Ortigara

Note Scheda tecnica

Ancora nei luoghi della memoria:
il Sacro suolo dell'Ortigara
Pedalare si, ma con rispetto.

Itinerario intermedio con partenza da Campomulo.

Percorso: Campomulo - Malga Fiara - Piazza delle Saline - Selletta Caviglia - Monte Forno - Bivio Italia - Fontanello del Cuvolin - Ortigara - Chiesetta del Lozze - Malga Moline - Piazza delle Saline - Malga Fiara - Campomulo
Partenza: Campomulo
Distanza: 33 km
Dislivello salita totale: 800 m
Grado di difficoltá: media impegnativa
T.percorrenza eff.Vadopiano: 3.30 ore.
Tempo totale Vadopiano: 6 ore.
Stagione piú favorevole: da Giugno a Settembre

Racconto

Arriviamo a Campomulo nella prima vera giornata estiva dopo settimane di piogge continue.

Con la solita calma facciamo riscaldamento (su asfalto) fino a superare la selletta di Campmuletto. La strada diventa sterrata in leggera discesa fino al bivio nei pressi di malga Fiara dove si prende a sx.

Questo tratto è caratterizzato da continui saliscendi che permettono di fare un buon riscaldamento e di tirare il fiato ogni tanto. Il fondo sterrato e' buono e si procede senza difficolta'.

Giunti al Piazzale delle Saline si svolta a dx. Da qui si sale decisamente e il fondo diventa piu' sconnesso; bisogna studiare bene le traiettorie per non piantarsi su qualche sasso sporgente.

Fortunatamente si stanno formando gia' le prime nuvole e la giornata, che si preannunciava calda e soleggiata, rimane gradevolemente fresca e ventilata. Su queste pietraie sarebbe molto piu' dura altrimenti.

Nei pressi della selletta Caviglia la mulattiera da un po' di tregua con brevi saliscendi. Quindi dopo una svolta eccoci a monte Forno: un nido di caverne e cunicoli da esplorare (gia' fatto, grazie).

Al bivio si prende a sx in direzione del mitico Bivio Italia lungo la "Mecenseffy Strasse". Questo tratto, sulla carta, ci preoccupava per il fondo insidioso, ma procedendo con regolarita si rivela meglio del previsto.

Eccoci finalmente sbucare nell'amata val Galmarara. Con soddisfazione ci immortaliamo di fronte al cippo ricordo. Pensiamo che il peggio sia passato.

A destra, sempre in salita, raggiungiamo Bivio Italia e quindi proseguiamo a dx con tratto di leggero saliscendi.

La natura si è da poco risvegliata dopo un inverno piu' lungo del solito. Una marmotta attraversa di corsa la strada, pochi metri avanti a noi, e va a rifugiarsi nella sua tana.

Lasciamo sulla sx il segnavia 835 che porta a Cima Dodici: la strada qui e' ancora larga ed agevole, ma ancora per poco. Al fontanello Covolin rabbocchiamo le borracce.

Inizia ora un tratto impegnativo di ripetute rampe strappagambe e discese su pietraia smossa. Intanto il paesaggio si fa lunare e ci avviciniamo alla meta.

In corrispondenza di un secco tornantino a dx dobbiamo abbandonare l'ormai striminzita mulattiera proseguendo dritti sul sentiero 839, bici in mano. In verita' alcuni brevi tratti sono persino pedalabili.

Teniamo sulla dx il M.Campigoletti e puntiamo diretti all'area sommitale dell'Ortigara.

Eccoci alla fatidica colonna: un breve momento di raccoglimento è d'obbligo. Siamo soli e l'atmosfera è suggestiva. Questo luogo difficilmente lascia indifferenti: si prova una sensazione mista tra la commozione e l'angoscia.

In breve veniamo raggiunti da vari gruppi di escursionisti e torniamo al presente. Il cielo ora e' completamente coperto e tira un fresco vento; ci vestiamo e rifocilliamo.

Dopo una congrua sosta ci "incamminiamo" verso il ritorno lungo il sentiero 840; il termine "bici in spalla" non e' per niente fuori luogo: a parte un brevissimo tratto non e' fattibile stare in sella (non siamo mica free-riders).

Con pazienza e fatica si arriva alla selletta del Lozze dove sorge l'omonima Chiesetta commemorativa ed il rif.Checchin.

Riprende la mulattiera e possiamo risalire in sella (abbassata). Il primo tratto molto sassoso e ripido e' da fare con attenzione....

Giunti al piazzale Lozze prendiamo a dx tenendo poi la sx per M.ga Moline (rif.Adriana). Dopo un tratto con fordo erboso si sbuca di nuovo su una mulattiera sterrata.

Prendiamo a dx in direzione di Piazza delle Saline e da qui per la via dell'andata fino a Campomulo.









Una bella giornata
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Selletta Caviglia
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Sosta a Monte Forno
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la Mecenseffy Strasse
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verso Bivio Italia
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verso Cima Dodici
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Sosta al fontanello
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nella pietraia
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tratto di sentiero pedalabile
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verso la Cima
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La colonna dell`Ortigara
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Sulla via del ritorno
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in sella ma per poco
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La selletta del Lozze
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