Arriviamo con l'auto ai prati di Casara Campovecchio dove ha inizio il sentiero n.
820.
Siamo a fine autunno e una lieve nevicata ha imbiancato l'Altipiano nei giorni
scorsi. Ci accoglie un vento gelido, ma la neve pero' e' quasi tutta sciolta.
Possiamo affrontare la mulattiera tranquillamente, anche se la neve e' ancora
presente nelle zone in ombra, difatti nel primo tratto il fondo e' ghiacciato.
Superati i primi tornanti ci troviamo nel versante soleggiato e non c'e' piu'
traccia di neve.
La passeggiata e' piacevole a parte il transito di qualche fuoristrada che sale al
"rifugio" in vetta.
Il panorama man mano che si sale permette di godere la vista di tutto l'altipiano.
Giunti a quota 1697 in localita' Croce del Civello troviamo un primo incrocio e
giriamo a sinistra proseguendo per la mulattiera e giunti ad un secondo incrocio
notiamo che il segnavia n.820 ci abbandona girando a destra. Effettivamente il
sentiero e' piu' suggestivo e per certi tratti segue dei vecchi camminamenti
militari, lungo il costone della montagna, ma bisogna fare attenzione in presenza
di ghiaccio.
In ogni caso il giro diventa piu' lungo e richede giornate con piu' ore di luce.
Restiamo pertanto sulla soleggiata mulattiera.
Passiamo davanti ad un vecchio edificio militare (probabilmente alloggi per le
truppe) che conserva quasi intatta tutta la facciata. Da qui si comincia ad
intravedere, in alto, la sagoma del Forte.
Ritroviamo il sentiero 820 ad un tornante, da dove peraltro si apre lo sguardo
verso le cime settentrionali dell'Altipiano: Cima Portule, con il suo lungo
profilo, Cima Larici, Cima Mandriolo e il Vezzena.
Un ultimo sforzo e siamo ormai in vetta che si presenta con la possente muratura
in cemento armato del Forte Verena.
Dopo una breve sosta di rifocillamento diamo un'occhiata a quello che resta di
questa struttura. Il fossato di gola e' quasi integro. Anche se in parte distrutto
si puo accedere al "tetto" facendo MOLTA attenzione alle voragini che contenevano
le cupole d'acciaio delle cannoniere: da qui sopra il panorama e' bellissimo.
Il Monte Verena ha un inclinazione che gli conferisce un aspetto dolce da sud, ma
poi cade a strapiombo sulla Val d'Assa lasciandoti senza fiato.
L'interno e' visitabile in minima parte, anche perche' certi locali sono adibiti a
magazzino per il Rifugio (mah!).
Il sole cammina veloce ed e' gia' tempo di scendere, finche' c'e ancora luce.
Optiamo per la pista da sci, sebbene non sia ne' comoda ne' bella, ma e' la via
piu' veloce.
N.B.:
In un altra stagione si puo' completare l'anello per il sentiero 820 nell'altro
versante.
Accesso:
Austrada Valdastico uscita Piovene Rocchette - Altopiano di Asiago - Canove - Roana - Mezzaselva - Impianti Sci Monte Verena.