Cenni storici

Il Forte Cima Vèzzena è un esempio dell'arditezza costruttiva austro ungarica. E' stato infatti costruito a picco sulla Valsugana, scavando la vetta del monte. Per la sua posizione strategica era chiamato l'occhio degli altipiani. Infatti il panorama dalla cima si stende a 360 gradi.

Era un osservatorio d'artiglieria, fondamentale per l'intera linea delle fortezze. Era armato di un cannoncino a tiro rapido e di mitragliatrici in cupole corazzate. Nonostante fosse soggetto a furiosi bombardamenti da parte degli italiani, il forte non capitolò ed il coraggioso presidio riuscì sempre ad impedirne la conquista, nonostante i ripetuti tentativi di assalto attuati dagli alpini nel maggio e nell'agosto del 1915. La difesa era rinforzata anche dagli obici del sottostante Forte Verle.

I cannoni del Monte Verena lo ridussero in macerie ma, grazie a sentieri di arroccamento scavati a strapiombo sulla Valsugana, rimase sempre a disposizione delle truppe austro ungariche e fu base di partenza per l'offensiva del Maggio/Giugno 1916. In seguito, vista la lontananza dalla prima linea e i grossi danni subiti, non fu più riattivato e cessò di essere un protagonista delle fasi successive di guerra.